ATTENZIONE
ROSARI SATANICI
Pregare da anni maneggiando un rosario zeppo di simboli massonici e satanici. Tra i grani dell'oggetto sacro ci sono minuscoli serpenti, pentagoni (figure geometriche, riconducibili alla massoneria), cerchi con un punto al centro (simboli della conoscenza contro la fede). Una notizia che ha gettato nel panico migliaia di fedeli. La scoperta l'ha fatta don Bruno Bevilacqua, un parroco di Camposampiero, nel padovano, chiamato a servire nella chiesa di San Marco. «In realtà ci eravamo accorti di questi simboli mesi fa, messi in guardia da un sacerdote di Trento, don Renato Tissotto» spiega a Metro don Bevilacqua, che aggiunge: «Da allora abbiamo fatto un corso per i fedeli, e ci siamo accorti che questi rosari sono tantissimi».
Il risultato è che tra i fedeli ora serpeggia il panico: «Il fatto è che ci sono persone che per anni hanno affidato con la preghiera le loro speranze usando questi oggetti diabolici. Adesso hanno il terrore di disfarsene, temono che possa capitargli qualcosa di brutto».
La notizia ha travalicato gli stretti confini di Camposampiero: «Riceviamo segnalazioni da Roma, Torino, Napoli. A tutti i fedeli dico che non hanno nulla da temere: la preghiera è più forte di un oggetto, anche se fabbricato e venduto con l’intento di corrompere la fede». Già, perché don Bruno non ha dubbi: «Ci deve essere un’organizzazione molto potente dietro tutto questo. I rosari satanici sono stati venduti anche davanti a importanti santuari».
Il parroco ha sollevato il problema, ma per ora non ha ancora scoperto chi e dove produce questi oggetti. «Non spetta a noi. Ci limitiamo solo a mettere in guardia i fedeli».
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