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Messaggio da Medjugorje del 2 Novembre 2014 Cari figli, sono con voi con la benedizione di mio Figlio, con voi che mi amate e che cercate di seguirmi. Io desidero essere anche con voi, che non mi accogliete. A tutti voi apro il mio Cuore pieno d’amore e vi benedico con le mie mani materne. Sono una Madre che vi capisce: ho vissuto la vostra vita e ho provato le vostre sofferenze e gioie. Voi, che vivete il dolore, comprendete il mio dolore e la mia sofferenza per quei miei figli che non permettono che la luce di mio Figlio li illumini, per quei miei figli che vivono nelle tenebre. Per questo ho bisogno di voi, di voi che siete stati illuminati dalla luce e che avete compreso la verità. Vi invito ad adorare mio Figlio, affinché la vostra anima cresca e raggiunga una vera spiritualità. Apostoli miei, allora potrete aiutarmi. Aiutare me significa pregare per coloro che non hanno conosciuto l’amore di mio Figlio. Pregando per loro, voi mostrate a mio Figlio che lo amate e lo seguite. Mio Figlio mi ha promesso che il male non vincerà mai, perché qui ci siete voi, anime dei giusti: voi, che cercate di dire le vostre preghiere col cuore; voi, che offrite i vostri dolori e sofferenze a mio Figlio; voi, che comprendete che la vita è soltanto un battito di ciglia; voi, che anelate al Regno dei Cieli. Tutto ciò vi rende miei apostoli e vi conduce al trionfo del mio Cuore. Perciò, figli miei, purificate i vostri cuori ed adorate mio Figlio. Vi ringrazio!..

In Diretta da Medjugorje

mercoledì 16 maggio 2012

«Così la Madonna ci è apparsa nel sole di Medjugorje»


«Ex direttore di banca amiatino racconta la sua visione e mostra le foto scattate il 27 aprile da un gruppo di fedeli 



di Fiora Bonelli CASTEL DEL PIANO «Forse l’unica cosa a cambiare, sono stato io». Va in pellegrinaggio a Medjugorje e racconta di aver visto il sole roteare e la Madonna col manto azzurro. Un’esperienza straordinaria, quella accaduta a Luciano Gigioni, che abita a Castel del Piano e che dopo essere andato in pensione di recente ( fino a un anno fa era direttore di banca) ha avvertito, lo spiega lui stesso, “l'esigenza” di intraprendere un pellegrinaggio a Medjugorje. «Non chiedetemi il perché. È una di quelle cose che improvvisamente senti dentro e che, fino a quando non l'hai soddisfatta, avverti che c’è qualcosa di incompleto». Ma poi quella voglia di andare in quel luogo così mistico e misterioso, si è concretizzata: «L'occasione è arrivata quando mi sono trovato in mano un foglio con cui Padre Riccardo, un frate cappuccino che mi è amico, annunciava una visita in quei luoghi. Io – prosegue Giglioni – avevo già una prenotazione diversa, ma annullarla e partire con lui è stato un lampo. Un viaggio di 18 ore con mille problematiche che si sono succedute sul percorso, non sono riuscite ad annebbiare la voglia che sentivo dentro. Sembrava che sapessi già in anticipo che qualcosa di “particolare” sarebbe successo. Ho scritto recentemente una frase: sono talmente cristiano nella mia vita privata che il laicismo della mia vita pubblica, ricordandosene, talvolta arrossisce. È doveroso far presente questa mia scelta di vita che comunque, credetemi, non ha condizionato né alterato quello che ho potuto vedere». Ma cos’è che ha visto e che fatto straordinario lo ha così cambiato? «Evito di raccontare l'esperienza completa che ho vissuto in quanto rapporto privato e personale che ti lascia emozioni che rimangono tue per sempre. Riferisco soltanto una testimonianza, e questa sì che lo devo fare, relativa ai fatti a cui ho assistito quel 27 di aprile verso le 17,30», racconta l’ex direttore di banca. «Quando siamo scesi dalla collina delle Apparizioni il sole è diventato talmente lucente che il suo chiarore prendeva buona parte del cielo. Poi ad un tratto si è messo a pulsare ed a ruotare su se stesso per poi dividersi in due. E si poteva intravedere l’immagine della Madonna vestita di un manto azzurro e una croce di color viola. Qualcuno ha cominciato a gridare, qualcuno a pregare, qualcuno continuava a passeggiare come se niente fosse. Io mi sono accorto che piangevo. E ho tolto gli occhiali da vista che avevo e son rimasto a guardare quel sole che cambiava continuamente colore per almeno una buona mezz'ora. Pensate alla mia meraviglia quando ho tentato di “razionalizzare” l'evento. Che cosa avevo visto? Che cosa avevamo visto? Come ho fatto a guardare il sole senza occhiali per tutto quel tempo e non riportare danni alla mia vista? Così come era iniziato, tutto poi è ritornato normale, il sole “normale”: il cielo “normale”, la gente apparentemente “normale”. Forse l'unica cosa che è cambiata sono io». Giglioni non vuole convincere nessuno, ma invita tutti a verificare di persona: «Coloro che non credono, possono documentarsi sul mio profilo facebook, dove troveranno un’ampia documentazione fotografica relativa a questa testimonianza. Tutte foto che sono riuscito a rimediare da gente che era con me».

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